mercoledì 14 ottobre 2015

Il mio modo di vincere... #proudofme

Ciaoooo...
Eh si sono ancora viva, scusate per il ritardo, ma questo periodo è stato davvero difficile per me. Tra la nostalgia di casa e l'incomprensibilità della lingua, che nonostante tutti i miei impegni non riuscivo neanche ad assaggiare (non volevo e voglio parlare perfettamente dopo appena due mesi, ma capire qualche parolina in più si,invece niente), sembrava che fossi un gambero: camminavo per andare indietro. Peggioravo in tutto ed invece che andare avanti facendo miglioramenti mi sentivo in stallo, anzi quando il malumore era forte mi sentivo lasciare andare e cadere dimenticando.
Ora sono davvero in dubbio: il tempo verbale da usare nei prossimi periodi. Non so se scriverli al passato facendo finta di essere positiva e fregandomene di tutto o al contrario scriverli al presente per non sfidare la sorte e andarci cauta. Presente o passato? Di getto direi passato, ma stiamo cauti e andiamo di presente.
Come se non bastassero i problemi di un adolescente normale, sommati a quelli di un'exchange, io ho anche i miei di problemi, quindi in sintesi non sono messa bene. Purtroppo i miei sono davvero indipendenti da me, infatti dipendono solo dalle persone che mi circondano, quindi non posso risolverli io e soprattutto da sola. Non so se mai scriverò quello che mi è/sta successo nel blog. Magari arriverà nel prossimo post, magari fra tre o magari mai. Mi ero ripromessa che il prossimo post che avrei scritto sarebbe stato quello dei miei problemi con le relative soluzioni nel momento in cui li avrei risolti; ma penso che se avessi mantenuto il mio intento il prossimo post ve lo avrei scritto a febbraio. 
Quindi eccomi qua. A scrivere come sto adesso e come ho arginato i miei problemi (non risolto, sia chiaro), tornando con il sorriso e apprezzando dove sono e quello che mi circonda. Mi sono dedicata allo studio della lingua con Duolingo che tra tutti gli strumenti che ho, è davvero il più utile e lo consiglio a tutti i futuri Exchange e a tutti quelli che vogliono imparare una lingua. Inoltre ho iniziato a fare pratica con Giuditta. Molti dicono che il modo migliore per imparare una lingua sia parlare con un madrelingua, io invece sono originale e controcorrente e penso che sia più utile parlare con uno studente, quindi cercare un partner con i tuoi stessi obbiettivi e difficoltà e iniziare. Io sto facendo così. Lo so che molti mi direbbero: " con tutti i madrelingua a tua disposizione,ti alleni con un exchange?" E la mia risposta sarà sempre : "Si, l' Exchange mi capisce, ha le mie difficoltà, la mia velocità e il mio stesso livello. Un madrelingua non capisce le mie paturnie e pretende di parlare normalmente, quindi quello andrà bene quando io parlerò il danese e mi servirà il suo aiuto  per migliorarlo. Per impararlo necessito di collaborazione: due persone allo stesso livello, non uno bravo e uno scarso, perchè per lui è normale essere bravo, mentre io invece  mi sento una carretta (quando io non è assolutamente vero; ma sapete la mia autostima a che livello è)... quindi i madrelingua fra qualche mesetto... ahahahhaha. Ho inoltre iniziato a guardare cartoni animati e a leggere il giornale. Quindi piano piano sto migliorando, e quando capisco anche solo un concetto sono sempre più felice... La nostalgia di casa purtroppo non l'ho ancora sconfitta, ma penso che mai lo farò: chiamerò sempre mia mamma ad ore impossibili per chiederle assurdità, tra consigli rispetto a creme o ricette particolari, ma di questo sono contenta e  non saranno i chilometri a farmi cambiare abitudini così rassicuranti. Per i problemi esterni, come scritto prima, io non posso farci nulla, solo aspettare. Però sono felice di essere qua, di avere amici come i miei, che dall'Italia, dall'Olanda o dalla Spagna, sono sempre presenti, e di avere dei "ACF" qua vicino a me, che mi sostengono come non pochi. e di essere io. Alla fine non sono male, qua sto capendo che forse non sono da buttare e qualche qualità c'è l'ho anche io. Esco spesso e tra corsi e tra i miei fantastici ACF sono riuscita a superare il primo momento buio e oscuro. Riassumendo e chiarificando: "Qual'è la ricetta della felicità? o del superare i problemi?" "Te stessa".  Se ti piaci, se sei orgogliosa di te stessa, se hai buoni amici (non tanti, buoni nel mio caso ne bastano tre), se hai sempre più sfide e le riesci a vincere impegnandoti, non puoi non essere felice. Tutto si sistema con il tempo. E se dopo tutto sei ancora giù, parti e vai al mare, in città, nella capitale o in montagna. Vai via di casa e tutto sembrerà più facile e ti darà la forza per tornarci ed affrontare i tuoi problemi. Io non ho risolto neancora niente, ma il sorriso ce l'ho. Ho il mare, ho Copenaghen e ho me stessa... il resto sono solo parole. Trova la forza in qualcosa e inizia a capire che tu vali e non sei sbagliata (o stupida solo perchè parli un'altra lingua), perchè tutti noi valiamo (la lingua la imparerai, anzi diventerai trilingue)... abbiamo una testa e come tale va usata, quindi si segui i consigli che la gente più esperta di te ti da, ma prima pensa quello che ti fa stare meglio e agisci... La felicità è dietro l'angolo, solo che a volte siamo troppo pigri per alzarci dal letto, spegnere il computer, e andare. Io e Giuditta lo abbiamo fatto e ne siamo state ricompensate...  Infatti armate di forza di volontà e di sciarpa abbiamo intrapreso una pazzia: camminare 23 km con una temperatura di 7° gradi... Eh si cari lettori, siamo pazze, ma ce ne vantiamo... Ricordatevi sempre che la pazzia buona e sempre ben ricompensata, guardate la nostra: (Lasciate perdere le nostre facce, stanche dalla camminata e dal freddo)














Non sembra la casa di Biancaneve?

IO sono ancora senza parole...




Quindi sono qui da 70 giorni e sono sempre più consapevole di me e sempre più orgogliosa di me stessa... Inoltre ho davvero visto posti davvero mozzafiato che mi fanno sempre innamorare di più di questo paese delle fiabe...

Grazie mille
Alla prossima
Vale

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